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lunedì, 19 Maggio,2025
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Transfobia Omofobia e discriminazione sessuale

Pasolini diceva che la tolleranza è una forma di condanna più raffinata. Cos’è l’omofobia? Da dove nasce? Perché è anch’essa una forma di discriminazione tanto diffusa?

L’omofobia che letteralmente significa paura della diversità sessuale che non contempla l’eterosessualità come la norma assoluta, nasce perché nella mente di chi è omofoba-o si crea un gap tra quello che si considera appunto normale e quello che distorcerebbe – il condizionale è obbligatorio – quella sedicente normalità, appunto l’essere gay o lesbica. Tale discriminazione agisce sopratutto sul piano psicologico e culturale, al pari di altre tipologie di discriminazione e può far arrivare le persone che soffrono di questo disturbo psicologico, ad agire anche attraverso atti di vero e proprio bullismo. Non è raro infatti sentire storie di giovani ragazze-i che siano essi omosessuali o meno, attaccati dai bulli di turno specie negli istituti scolastici, che li accusano di essere gay o lesbiche. Questi appellativi si connotano di un significato negativo, questo da anni avviene, come se dire gay o lesbica a qualcuno fosse offensivo, l’offesa è solo nella testa di chi discrimina visto che in natura da sempre esiste l’omosessualità. A tal proposito ci sono anche dei video in rete e dei post interessanti che dimostrano come l’omosessualità sia in assoluto una tendenza naturale per molti animali. Comunque la naturalità dei comportamenti e delle tendenze sessuali è in realtà qualcosa di poco rilevante, conta il fatto che si nasce in una certa maniera e che questo non deve costituire per qualcuno – in uno stato che si dichiara laico – motivo di discriminazione di una o di un gruppo di persone.

La Transfobia

Altro argomento connesso all’omofobia è quello della transfobia. Le persone transgender sono quelle che non sentono di appartenere al loro corpo biologico e tale senso di mancata appartenenza può essere davvero logorante sul piano psicologico. Personalmente non credo però che vada considerata come una patologia psichica, ma secondo l’ordinamento esistente si connota in tal senso. Desidero fare una provocazione. Seguendo la teoria secondo cui la o il transgender avrebbe una patologia psichica perché non si riconosce nel suo corpo di appartenenza allora anche chiunque ricorre a bisturi, filler e quant’altro avrebbe una patologia psichica? Perché anche quelle persone disconoscono il loro corpo quando questo cambia. Nel secondo caso invece è una questione di modelli estetici introiettati, nel primo invece è solamente sentirsi nel corpo sbagliato e certamente anche questo non dovrebbe dare diritto a nessuno di discriminare una persona.

Le radici dell’Omofobia e della Transfobia

Ciò che c’è alla base della discriminazione verso l’orientamento sessuale di una persona o verso il fatto che un soggetto non si sente appartenente al suo corpo di nascita, può variare ma tutte le ragioni sono spesso intrecciate tra di loro. Esistono delle ragioni che vengono annoverate con il termine di arcaiche e in effetti così appaiono. Ad esempio – su tutte – quella secondo cui l’essere umano così non si riproduce. A parte che non siamo in via di estinzione anzi tutto dice che siamo anche troppi per la terra che infatti mal ci sopporta anche in virtù di comportamenti devvero poco rispettosi nei suoi riguardi – leggi inquinamento e problema dell’ozono – inoltre questa paura atavica viene smentita dal numero di persone omosessuali che si aggira sul 10% della popolazione e comunque lesbiche e gay sono fecondi, e madri e padri, quindi davvero è una paura ingiustificata. Altre cose che favoriscono l’insorgere di un sentimento omofobo sono ad esempio basate su Freud, viene in mente la passività maschile e l’attività femminile da lui narrati. Poi c’è l’omofobia e la transfobia introiettata, quelle che fanno negare alla persona omosessuale e/o transgender di essere tale. L’odio verso se stessi è un sentimento probabilmente ancora più triste dell’odio che altri possono portare nella vita delle persone.

Natura o non natura il pregiudizio è sbagliato

Oggi si parla molto di diritti da riconoscere alle persone LGBT (acronimo che sta per Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) ma le battaglie per il riconoscimento dei diritti non sono terminate, molta strada c’è ancora da fare e certo la situazione di oggi non è quella di Stonewall, anche se per chi è omofobo magari sarebbe piacevole che tornasse tale. Provocatoriamente abbiamo messo questo titolo al paragrafo perché anche sulla naturalità dell’omosessualità per diverse specie animali compresa quella evoluta dell’essere umano, molti hanno avuto da ridire confermando ulteriormente la loro omofobia. Su diversi siti si legge che se sentirsi attratti dal proprio sesso è naturale allora anche la pedofilia in natura lo è, anche la necrofilia etc… ovviamente chi parla in questo modo dimentica che la società umana deve essere regolata dalle leggi e che certamente un essere umano non è un delfino o una mangusta e che ogni specie è differente ma comunque per chi è omofobo e transfobo ogni argomento d’impatto per così dire è valido per giustificare il suo credo, laico o religioso che sia. Per questo diciamo che sul tema omosessualità e legato all’identità di genere ogni pregiudizio è sbagliato quando si parla di persone adulte e consenzienti.

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