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lunedì, 19 Maggio,2025
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Omofobia e transfobia, cosa sono?

Omofobia

Quando si parla di omofobia ci si riferisce alla paura irrazionale, all’odio e all’intolleranza delle persone eterosessuali nei confronti di quelle omosessuali.

Il termine fu ideato dallo psicologo George Weinberg e viene spiegato dividendo il suffisso “fobia”, sinonimo di paura, e il prefisso “omo”, che in questo caso indica la parola omosessuale.

Clinicamente, la parola “fobia” sta a indicare una paura, ovvero, un limite personale di un individuo, quest’ultimo cerca di superarlo per vivere tranquillamente; nel caso dell’omofobia, invece, ci si trova davanti a una fobia che opera come un pregiudizio, che colpisce non solo chi la prova ma anche chi ne è la “causa”, quindi le persone omosessuali.

Molti credono che si nasca omofobi, ma si tratta di una convinzione sbagliata, nessuno per natura è omofobo, sono l’educazione, i messaggi diretti e indiretti della famiglia, della politica, dei media e della religione a influenzare il pensiero e le convinzioni.

Si tratta di valori che si acquisiscono fin da bambini, purtroppo, questo fa si che prima ancora che si conosca a pieno il significato del termine omosessualità, si venga convinti che è qualcosa di sbagliato, a causa di una cultura omofoba che ha la convinzione che essere gay sia sbagliato e innaturale.

Il tipo di convinzioni dipende anche dal posto in cui si nasce e cresce, nei paesi prevalentemente cattolici come il nostro Paese, la Chiesa ha una grande influenza sulla famiglia e la politica, anche se la sua posizione è aperta verso gli omosessuali, pone dei limiti ben chiari, accettando solo chi riconoscere di avere un problema, un disordine, un male e accetta la castità come costrizione per tutta la vita.

In questo caso di parla di omofobia interiorizzata, ovvero, sentimenti negativi verso l’omosessualità provati dagli stessi omosessuali, che portano a situazioni di forte disagio e in alcuni casi anche alla morte per suicidio, soprattutto tra gli adolescenti, in particolare quelli credenti.

Come per altre forme di pregiudizio come il razzismo, un fattore fondamentale che porti a una situazione di omofobia è la chiusura mentale e la rigidità della persona.

Quindi, l’omofobia nasce da un insieme di messaggi negativi rivolti agli omosessuali, che vengono trasmessi attraverso l’educazione, condizionati dal posto in cui si vive e dai fattori legati ad esso come la scuola, la Chiesa e lo Stato.

 Transfobia

La transfobia è una problematica molto vicina all’omofobia e riguarda un elevato numero di persone, si tratta di un’aggressione rivolta a coloro che sentono di appartenere a un genere diverso da quello definito dal sesso alla nascita.

Rispetto all’omosessualità, la transessualità è ancor meno tollerata da chi non accetta il diverso e ne ha paura, perché oltre a non concepire certi ideali, si sente minacciato nella propria appartenenza di genere.

La transfobia comprende tutte quelle azioni negative e violente che possono portare all’annientamento della persona e della sua dignità umana.

La violenza può avvenire a colpi di parole e comportamenti, in molti casi purtroppo anche a colpi reali, con atti di violenza fisica e sessuale.

Questa ostilità non si basa sulla conoscenza delle persone e su come dovrebbero essere, ma su ciò che “vogliono sembrare a tutti i costi”, vengono così ritenute una categoria a parte associata a disonestà, ambiguità e vizio.

Non a caso, sono molte le transessuali che vengono sfruttate per la prostituzione perché viste come persone ambigue e di scarsi principi; secondo alcuni dati raccolti negli ultimi anni, molte delle persone che non accettano i transessuali hanno un elevato numero di rapporti sessuali con essi, tra le motivazioni ci sono il volerli “punire” per essere ciò che non sono e l’eccitazione del provare qualcosa di “diverso”.

Come per l’omofobia, anche la transfobia ha origini legate al modo in cui si è cresciuti, ai valori insegnati e al luogo in cui si vive, la tensione sociale intorno a questo argomento fa si che i transessuali vengano visti come un “male” peggiore degli omosessuali, creando una sorta di discriminazione nella discriminazione.

In Italia non esiste ancora una legge contro l’omofobia e la transfobia, negli ultimi anni sono state fatte varie proposte ma non c’è stata una vera svolta e tutto è ancora fermo.

Mentre, fortunatamente, qualcosa è cambiato grazie alla legge Cirinnà approvata l’11 maggio 2016 , che ha riconosciuto alle coppie omosessuali le unioni civili, dando diritti e doveri e dignità. Una dignità che si aspettava da tanti anni e che si spera possa ridurre anche gli episodi di omofobia, portando più tolleranza e comprensione a chi non riesce a capire scelte diverse dalle proprie.

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