Il mobbing e lo straining – la forma più attenuata dello stesso mobbing – sono anch’esse tra le discriminazioni di cui trattiamo nel nostro sito. Il lavoro è ciò che occorre all’individuo per vivere nella società e quindi tale discriminazione colpisce su due fronti, quello della stabilità emotiva e psicologica e quello della responsabilità di andare avanti nella vita. Ecco perché alcune volte l’epilogo è estremo.
Il lavoro è un argomento che spesso solleva polemiche, in linea di massima la maggioranza delle persone ha il seguente pensiero:
Se vieni retribuito per il tuo lavoro devi solo ringraziare e non devi lamentarti.
In sostanza è come dire che anche se vieni offeso, maltrattato e la tua personalità viene schiacciata causandoti anche problemi di natura sociale che hanno rilevanza perfino al di fuori del lavoro va bene, tanto sei pagato. Questo è il modo migliore per leggittimare soprusi e angherie che sono la radice su cui crescono fenomeni come il mobbing e lo straining.
Purtroppo anche le persone che si voltano dall’altra parte quando un collega viene mobizzato, lo stanno facendo per una cultura acquisita. Una cultura egoista che ha introiettato un altro concetto:
Salva te stesso, del resto poco importa.
Anche tale concetto è completamente sbagliato e non manca di donare frutti avvelenati. Viviamo in una comunità quindi se uno viene colpito, il domani può riservare la medesima sorte ad un altro, magari con differenti modalità, magari neanche mostrandosi ma colpendo sul piano psicologico. Esistono persone che dapprima neanche si rendono conto di subire delle specifiche violenze psicologiche – ad esempio sia nel mobbing che nello straining ciò avviene, o può avvenire – e poi si ritrovano a piangere all’improvviso, a perdere il sonno, a sentirsi costantemente stanchi. Tutte reazioni queste sia legate a violenze psicologiche sia riconducibili a violenze verbali. Viene definito anche come Stress da lavoro correlato e questa definizione viene ulteriormente allargata come segue secondo alcuni sindacati: Condizione che può venir accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica e sociale che sono e rappresentano la conseguenza del fatto che alcune persone non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o aspettative che in loro vengono riposte. E’ chiaro che il non riuscire a rispondere a tali richieste è qualcosa che è stato scientemente messo in atto precedentemente da datori di lavoro con la collaborazione – spesso e volentieri – di altri dipendenti dell’azienda dove chi subisce mobbing lavora. Terrore psicologico vissuto sul luogo di lavoro, anche questa frase caratterizza ciò che viene considerato mobbing e quando si parla di terrore nel caso di mobbing significa che non un solo gesto discriminatorio è stato attuato ma il percorso terroristico agito ai danni di una lavoratrice o di un lavoratore risulta essere costante nel tempo e deve essere almeno di 6 mesi consecutivi per trattarsi di mobbing secondo ciò che la giustizia sostiene. Si parla invece di straining quando l’episodio – che ha comunque conseguenze sul piano fisico e mentale della lavoratrice e del lavoratore – è attenuato e magari anche singolo. Purtroppo riconoscere il mobbing è assai complesso anche se le reazioni di chi lavora e subisce specifiche minacce talvolta non solo verbali, e varie discriminazioni, è sempre lo stesso. Ma sul piano giuridico raramente viene riconosciuto e risarcito, probabilmente anche per questa ragione nasce lo straining che è appunto una forma attenuata ma riconosciuta maggiormente sul piano giuridico, le sentenze in questo caso sono infatti maggiori.
Differenze tra Mobbing e Straining
Una differenza è già stata precedentemente accennata ma ve ne sono una serie di differenze tra i due tipi di vessazione sul posto di lavoro. A seguire un elenco numerato di queste:
- Non c’è carattere di continuità di un azione vessatoria e discriminante nello straining
- La finalità del Mobbing e dello Straining può essere intenzionale o meno. Nello Straining è generalmente intenzionale e al pari del Mobbing è quella di creare un problema di natura psicologica così importante da depotenziare permanentemente la lavoratrice e/o il lavoratore così da dimostrare la sua inferiorità.
- To Strain – termine in lingua originale – indica concetti come: mettere sotto pressione e distorcere. Lo scopo come detto è quello di creare uno stress duraturo nel tempo.
Cosa viene minato nel Mobbing
Anche in questo caso è bene fare un elenco ed enumerarlo:
1. Viene minata l’influenza di uno specifico lavoratore o di una lavoratrice – talvolta anche di gruppi di questi –
2. Viene minato il rispetto degli altri verso di lei/lui
3.Il potere decisionale del mobbizzato declina progressivamente
4. Viene minata la sua salute psicologica dapprima che poi si riversa su quella fisica spesso
5. Chi esegue mobbing mina anche la fiducia in se stessa-o che può provare precedendetemente il mobbizzato
6. Vengono minati i rapporti interpersonali della vittima, questo avviene in un secondo momento perché il mobbing – così come lo straining – viene vissuto poi dalla vittima anche fuori dell’ambiente lavorativo visto che l’equilibrio psico-fisico del soggetto è stato compromesso, e questo può portare anche a solitudine e depressione
7. La dignità dell’individuo anche viene compromessa
Su questi due fenomeni sociali sarebbero necessari provvedimenti legislativi molto severi perché chi mina la dignità e la vita di qualcun’altro ad uno stato così profondo meriterebbe anni di carcere e la perdita definitiva di qualunque posizione precedentemente occupata al pari della possibilità di far carriera in qualsivoglia ambito.