La violenza di genere è determinata da differenti fattori: ruoli, una cultura errata indotta come modello, la paura del cambiamento, il desiderio di possesso sono tutte questioni che attengono alla società patriarcale e che fanno parte di tale costrutto. Per superare la violenza di genere bisogna abbattere il modello sociale e culturale che c’è dietro.
Violenza di genere
Quando si parla di violenza di genere ci si riferisce sia alla violenza agita fisicamente sia alla violenza psicologica che talvolta, se avviene in maniera reiterata, risulta essere quasi peggiore della prima, in alcune specifiche circostanze. Molte persone si domandano da dove scaturisca la violenza di genere come fenomeno sociale ormai tristemente noto per quanto riguarda la cronaca quotidiana, la risposta è da tanti e diversi fattori. Cercheremo di osservarli più da vicino in questo nostro testo.
Ruoli di Genere
I ruoli di genere contribuiscono – assieme ad altri rilevanti fattori sociali – a distinguere gli uomini dalle donne e a collocarli su una scala ideale che prevede un primo e un secondo posto (sessismo) dove la donna è sempre al secondo posto rispetto all’uomo. Le norme comportamentali su cui si fondano si manifestano in un dato gruppo o in un più ampio sistema sociale. Regole e valori sociali delineano i ruoli di genere. All’interno della società il sesso biologico o quello a cui si sceglie di appartenere, sono sottoponibili alla distinzione di genere. Comportamenti, tendenze, esempi dogmatici sono ciò che si applica ai ruoli di uomini e donne nelle società. In quelle di tipo matriarcale generalmente non esistono ruoli di genere ma tendenze inerenti le attività da seguire e sulla base di queste si assegnano i compiti da svolgere. Nulla di dogmatico quindi ecco perché in tali società non esisteva il concetto di stupro mentre in quella patriarcale esiste addiriturra come strumento punitivo – vedi situazioni di conflitto nelle quali si pretende che le donne agiscano il ruolo che viene loro richiesto, e ciò non avviene solo in situazioni di conflitto -. I ruoli prevedono a loro volta dei modelli, si pensi agli eroi o alle divinità – uomini – che tutto possono, salvano ogni situazione e ogni donna perché la forza fisica li rende superiori a queste, tali modelli contribuiscono alla violenza perpetrata a danno delle donne, questi ruoli fanno male sia agli uomini che alle donne perché bloccano – in entrambi – le loro potenzialità sullo sviluppo delle loro reali identità.
La Società Patriarcale
Abbiamo accennato ad essa poco sopra ma il tema merita di essere approfondito perché si trova in correlazione alla violenza di genere. Se si pensa che i due sessi abbiano dei ruoli da dover ricoprire tale impostazione risulta essere dogmatica e quindi quando sussiste un dogma c’è anche un modo impositivo di considerare le cose, ciò contribuisce a creare odio e discriminazione, quest’ultima arriva a proporre misure impositive alle donne e tali misure per diventare schema vengono propugnate anche con la violenza psicologica e fisica. Molte volte si è detto dopo diversi fatti di cronaca: “non accettava che lo avesse lasciato” ebbene tale frase sta a significare che la donna per quegli uomini è inferiore rispetto a loro e che non può decidere autonomamente cosa fare della sua vita. E’ dominabile e oggetto di possesso. Questi sono concetti patriarcali che la società nella quale viviamo combina anche con un sistema suddiviso in classi sociali. Infatti se alla base della struttura socio-economica della società c’è una suddivisione del genere è ovvio che si suddividano alla base le persone, e da qui a dividere uomini e donne il passo è breve.
L’idea di Possesso
Le persone che siano esse di sesso femminile o maschile, nascono libere e la loro libertà termina dove inizia quella degli altri. Queste appare come una frase fatta, da ripetere magari in maniera semplicistica ma è invece il fulcro del problema legato alla violenza di genere. Gli uomini che agiscono violenza fisica e psicologica verso le donne lo fanno perché non accettano la loro libertà di esprimersi e di contrariarsi. Nella cronaca sono tanti i casi nei quali si parla di colpo di testa o nei quali gli uomini stessi ammettono che non sopportavano di essere stati lasciati. L’idea di possesso è fortemente radicata in questa società patriarcale e quindi esclude che la donna possa essere un soggetto che ha il diritto di dire la sua e di autodeterminarsi, e contribuisce a tale impostazione una cultura di massa, la stessa che ha il coraggio di sostenere che se una donna veste in maniera succinta si va a cercare uno stupro, insomma immagine, sessuofobia, cultura patriarcale e mancata autodeterminazione contribuiscono tutte insieme a rendere ogni donna una potenziale vittima della violenza domestica e non.
In conclusione diciamo che termini come:
- Femminista
- Autodeterminazione
- Patriarcale
Non intendono porre un muro vertiginoso dinanzi alle lettrici e ai lettori, come nel sistema culturale e sociale che viviamo si pensa, ma piuttosto occorrono per aiutare nella comprensione e tali termini sono giusti dal punto di vista linguistico altri – all’inverso – sarebbero fuorvianti.