Floating Island è un cortometraggio d’animazione i cui disegni sono stati realizzati da Tomàs Pichardo per Fabrica, un centro di ricerca del quale fa(ceva) parte l’illustratore.
Il corto è stato diffuso per commemorare la giornata internazionale dei migranti già tre anni fa… ma resta pur sempre attuale.
I disegni di Tomàs Pichardo (fatti a mano) sono delicati e incantevoli. In sottofondo vi sono brevi racconti, estratti, di migranti che narrano del viaggio in barca e cosa li abbia spinti a partire. Le parole dei protagonisti sono lasciate in lingua originale e sono accompagnate da sottotitoli inglesi. In alcuni momenti, senza parlato, compaiono brevi didascalie (ad esempio, la grandezza effettiva di un’imbarcazione rispetto alla quantità di persone imbarcate).
Floating Island ha un finale amaro. L’ultima voce narrante è quella di un uomo, presumibilmente un abitante di un paese portuale in cui avvengono molti sbarchi. Esso afferma d’aver visto arrivare una barca colma di migranti appordare verso la costa, e che, ad attenderli, vi fosse la polizia.
Il corto-metraggio è breve, Floating Island dura due minuti e mezzo. Due e minuti e mezzo si sprecano facendo cose molto più inutili, quindi sicuramente non sarà tempo perso. Di critiche da fare a Pichardo e Floating Island credo ve ne siano poche. Per un gusto personale avrei preferito, probabilmente, un altro sottofondo musicale. Non è brutto, anzi, ma l’ho trovato eccessivamente triste.
Fabrica è un centro di ricerca con sede a Treviso che nel tempo ha prodotto più di una cosa interessante. Potete farvi un’iea guardando i loro archivi qui. Lo stesso vale per l’artista Tomàs Pichardo, i cui lavori meritano sicuramente un’occhiata più approfondita. (Qui il suo sito personale e Qui il suo canale Vimeo).