Il presidente americano Trump, in un incontro nello Studio Ovale con alcuni membri del Congresso, si scaglia contro gli immigrati. A parlamentari e senatori che gli chiedevano di riconsiderare la decisione di togliere lo status di protezione a migliaia di immigrati da Haiti, El Salvador e da alcuni Paesi africani, ha risposto: «Perché gli Stati Uniti dovrebbero avere tutta questa gente che arriva da questo cesso di Paesi?».
Solo pochi minuti prima, avevano proposto di tagliare del 50% la lotteria per i visti di ingresso negli Usa continuando a tutelare gli immigrati già residenti nel Paese con lo status di protezione. Status accordatogli in quanto costretti a lasciare i loro Paesi di origine per sfuggire alle conseguenze di catastrofi come i devastanti terremoti che negli anni passati hanno colpito El Salvador o Haiti.
«Come altri paesi che hanno un sistema dell’immigrazione basato sul merito, il presidente si batte per una soluzione permanente che rafforzi il paese dando il benvenuto a coloro che possono contribuire alla nostra società e far crescere la nostra economia».
Non è la prima affermazione razzista del Presidente Trump. Lo scorso giugno avrebbe infatti detto che i 15.000 haitiani arrivati negli Stati Uniti nel 2017 «hanno tutti l’Aids».
Non se la sono cavata meglio i 40.000 nigeriani giunti negli Usa lo scorso anno: «Non torneranno più nelle loro capanne».