Stiamo tutti bene è il brano presentato da Mirkoeilcane nella sezione nuove proposte di Sanremo 2018.
Il protagonista della canzone è Mario, un bambino migrante che racconta il dramma del viaggio in un barcone. Mario è un bambino e ce lo racconta con il suo sguardo innocente.
Il cantautore chiarisce subito che il suo non vuole essere un brano di denuncia.
La sua canzone vuole raccontare una storia, la storia di una persona che ha conosciuto davvero ed a cui ha dato il nome di fantasia, Mario.
E’ un brano di empatia
Ci tiene a precisare Mirkoeilcane.
Il dramma dei barconi, dei viaggi in cui la disperazione fa scommettere sull’ultima chance arriva all’Ariston grazie agli occhi di un bambino.
Un bambino che ce l’ha fatta ad arrivare in Italia ma con le immagini indelebili di ciò che ha dovuto vedere e attraversare.
Stiamo tutti bene è un brano più raccontato che cantato, un viaggio che il cantautore in un certo senso ha fatto suo.
Un brano sicuramente “rischioso” per un palco come quello dell’Ariston dove trionfano solitamente canzoni di ben altro spessore.
Portare il tema dell’immigrazione del XXI secolo era oggettivamente una bella scommessa.
A prescindere dai risultati del televoto e dei meccanismi di voto del Festival, è stato importante portare su quel palco una storia vera un dramma a cui assistiamo impotenti da anni.
A raccontarci questo viaggio non è un politico, uno storico o un giornalista ma un bambino in grado di commuovere e smuovere le nostre assopite coscienze.
Il brano è contenuto nel secondo album dell’autore dal titolo “Secondo me” nei negozi da domani 9 febbraio.
“Un cantautore è una persona capace di dire cose che gli altri non vogliono dire”, dice Mirkoeilcane.
IL CANTAUTORE MIRKOEILCANE
Classe 1986, Mirko Mancini è un cantautore di origine romane. Nel 2017 si aggiudica il Premio Bindi e il Premio Musicultura.
Ha realizzato la colonna sonora della web series “forse sono io”.
Le tematiche sociali non sono nuove all’interno dei suoi lavori.
“Secondo me è” il suo secondo album.