Un carabiniere ha sparato con la pistola d’ordinanza alla moglie, poi si è barricato in casa nella casa della donna da cui si stava separando tenendo in ostaggio le figlie.
Luigi Capasso aveva 44 anni, negli ultimi mesi a detta dei conoscenti dava evidenti segni di squilibrio.
A settembre aveva già aggredito la moglie Antonella Gargiulo, 39 anni, la quale aveva presentato un esposto.
Lui chiese perdono e si impegnò ad andare da uno psicologo.
Il parroco racconta di una famiglia in forte difficoltà e di due bambine che hanno risentito moltissimo della tensione tra i genitori.
A settembre le due bambine assistono all’aggressione, dicono alle assistenti sociali di non voler vedere il padre.
Chi lo conosce lo descrive come un uomo che negli ultimi tempi si era lasciato andare, trasandato.
I FATTI
Questa mattina dopo una violenta lite spara con la pistola d’ordinanza alla moglie la quale è ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale San Camillo di Roma.
Poi si barrica con le due figlie. La moglie resta gravemente ferita e sarà proprio lei a dire ai vicini di casa di essere stata colpita dal marito.
Cominciano subito le opere di negoziazione, la situazione appare subito grave.
Luigi Capasso non è lucido e ci si aspetta il peggio.
I carabinieri chiedono agli abitanti della palazzina di rimanere in casa, staccano il gas ma purtroppo è stato inutile.
In casa trovano i corpi delle due bambine e del padre senza vita.
Difficile trovare un senso a questa tragedia.
Oggi Cisterna piange tutto ciò che in un solo giorno ha perso.
E una domanda mi rincorre da oggi: quella di Cisterna di Latina era una tragedia evitabile?