Bullismo: punti di vista, non-storie, impressioni, significati. Soluzioni? Un contributo a cambiare, per cambiare
La seconda curatela di Ezio Alessio Gensini & Leonardo Santoli, “Pugni chiusi”. Bullismo: punti di vista, non-storie, impressioni, significati. Soluzioni ? Un contributo a cambiare, per cambiare, continua ad occuparsi di temi del nostro tempo.
Dopo il successo di “Succo di melograno” – Femminicidio: Punti di vista, visti da punti diversi. Un contributo a cambiare, per cambiare, del Gennaio 2017 (sempre edita dalle Edizioni dell’Assemblea – Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana), che è diventata anche una pièce teatrale itinerante dal titolo “L’amore nero”.
Sono state vagliate e considerate le candidature e gli articoli di giornalisti, “punti di vista” di pittori e vignettisti, di blogger, di giuristi, di ricercatori scientifici, di accademici, di artisti e di altre figure professionali. Punti di vista, visti da punti diversi. Con un unico scopo. Donne e Uomini sensibili al problema “contro” questa piaga sociale che mina generazioni di giovani e non solo giovani. L’opera vede la presentazione di Eugenio Giani (Presidente del Consiglio Regionale della Toscana), l’introduzione di Rosa Maria Di Giorgi (nella passata legislatura vice-Presidente del Senato della Repubblica e già ricercatrice del Consiglio Nazionale delle Ricerche) e Sara Simona Racalbuto. Poi i contributi di Sara Conti, Giulia Morello, Anna Vaccarelli, Tommaso Ariemma, Antonio Tintori, Gaetano Gennai, Alessandra Di Sanzo, Sergio Vastano, Serenella Sèstito, Tiziano Moretti, Riccardo Medici, Edoardo Marzocchi, Mauro Malavasi, Sacha Naspini, Valentina Santini e Francesco Romano.
‘Pugni chiusi’ è scaricabile gratuitamente dal sito web della Regione Toscana.
Come sappiamo il bullismo è una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, di natura sia fisica che psicologica, oppressivo e vessatorio, ripetuto nel corso del tempo e attuato nei confronti di persone considerate dal soggetto che perpetra l’atto in questione come bersagli facili e/o incapaci di difendersi. L’accezione è principalmente utilizzata per riferirsi a fenomeni di violenza tipici degli ambienti scolastici, e più in generale di contesti sociali riservati ai più giovani. Lo stesso comportamento, o comportamenti simili, in altri contesti, sono identificati con altri termini, come mobbing in ambito lavorativo o nonnismo nell’ambito delle forze armate. A partire dagli anni 2000, con l’avvento di Internet si è andato delineando un altro fenomeno legato al bullismo, anche in questo caso diffuso soprattutto fra i giovani, il cyber-bullismo. Il bullismo come fenomeno sociale e deviante è oggetto di studio tra gli esperti delle scienze sociali, della psicologia giuridica, clinica, dell’età evolutiva e di altre discipline affini. Non esiste una definizione univoca del bullismo per gli studiosi, sebbene ne siano state proposte diverse. È possibile tuttavia individuare le caratteristiche generali del fenomeno in questione. Abbiamo cercato di analizzare il tema con l’aiuto di autorevoli interlocutori. Ogni saggio è “preceduto e seguito” da alcuni contributi artistici ed “emozionali” di Leonardo Santoli e Ezio Alessio Gensini. Un contributo emozionale oltre che sociale e solidale.